ma già anni prima nonno Ignazio vendeva nel suo “Licinsì” vino, grappa e carne che lui stesso macellava. Nonno Ignazio era sposato con nonna Caterina ed ebbe cinque figli: Diamante, Veronica, Bortolo, Maria e Lorenzo.
I nostri nonni morirono in giovane età e lasciarono i figli e l’attività affidati ad una zia e ad un tutore.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale l’intera abitazione venne requisita dall’Esercito tedesco ed adibita a fureria.
Nel dopo guerra Diamante, Veronica e Maria, ormai maggiorenni, ripresero l’attività che era stata del padre trasformandola in bar con annessi campi di bocce.
Il bar era conosciuto con il nome “Le PÖTELE" (Le ragazze) visto che era gestito dalle sorelle di Lorenzo.
Nel 1958 Lorenzo sposa Giacomina e insieme iniziano la ristrutturazione della casa chiamandola “BELVEDERE”, nome non dato a caso, trasformando il bar in ristorante e poi anche in albergo. Papà Lorenzo era conosciuto anche per le sue doti canore e in paese il bar era anche chiamato “dal Canerì”.
Passano gli anni e durante il periodo del boom economico e della la nascita del turismo di massa, giunge il momento opportuno per farsi conoscere dai bresciani e dai primi tedeschi, che vengono a soggiornare sul lago di Garda. Nel frattempo i figli crescono e iniziano ad aiutare nella gestione del ristorante passando man mano dalle incombenze più semplici a quelle più complesse, assecondando anche le loro inclinazioni.
Dagli anni ottanta Attilia è sempre presente in sala e Francesco e Luca entrano in cucina al fianco di Mamma Giacomina .
Nel 2001 dopo la morte di Papà Lorenzo iniziano i lavori della ”Villa Belvedere”: nostro vanto, visto che si tratta di una struttura moderna, dotata di ogni confort.
Il rispetto per la cucina regionale, per i prodotti di stagione e l'esperienza che ci tramandiamo da generazioni sono alla base dell’entusiasmo che profondiamo nel nostro lavoro.